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di Nicolas Winding Refn, con John Turturro, Deborah Kara Unger, James Remar
(Stati Uniti, 2003)
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Curioso. Guardiano in un centro commerciale conduce un'inchiesta per scoprire chi gli ha ucciso la moglie; ma non tanto per vendetta. Danese, assecondato da un'icona dei fratelli Coen, da un'attrice di Cronenberg, dalla musica di Brian Eno o dalla fotografia di Larry Smith di EYES WIDE SHUT Nicolas Winding Refn ha immaginato una sorta di thriller morale. Un itinerario psicologico, una interrogazione sul diritto di impossessarsi del destini di altrui, sull'impossibilità di ricostruire il passato che non è costruito su spiegazioni letterarie: ma su un uso saggio e spesso creativo (forse eccessivamente debitore delle latenze temporali care al David Lynch di MULHOLLAND DRIVE o di LOST HIGHWAY) dello spazio cinematografico. Ai margini di un manierismo indubbiamente seducente, a seconda dei gusti, ipnotico o opprimente.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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